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Occupazione Italiana della Grecia: Isole Jonie

Alla fine di aprile del 1942 il comando militare italiano mise in circolazione i biglietti per l'arcipelago delle isole Jonie. Annesse all'Italia nel 1941, già Cefalonia, Corfù, Itaca, Zante, ceigo, Leucasa, Paxo costituirono per l'Italia un punto d'appoggio navale nell'alto Adriatico. Per eliminare la dracma greca che, intanto, era affluita nelle isole da parte della Cassa Mediterranea di Credito per la Grecia, su proposta del governatore delle isole, Parini, furono stampati, dal Poligrafico romano i biglietti a corso legale per le isole Jonie, costituiti da tagli di 1, 5, 10, 50, 100, 500, 1000, 5000 dracme, nell'ammontare calcolato di 4 miliardi e 250 milioni di dracme, che entrarono in circolazione dall'aprile 1942, nell'intento di rinsaldare i vincoli che le isole avevano intrattenuto per secoli con Venezia. Tipologicamente i primi tre tagli non sono filigranati, mentre i restanti hanno la filigrana rombo entro ovali già in uso nei biglietti della Cassa Mediterranea di Credito per la Grecia. La serie è firmata dal Tesoriere Sansoni. Ad eccezione del taglio da 1 dracma, gli altri riproducono effigi diverse: Alessandro Magno (5 e 10 dracme), Aristotele ( 50 e 100 dracme), Augusto (500, 1000 e 5000 dracme).
I biglietti restarono in circolazione sino all'armistizio dell' 8 settembre, quando il comando germanico dispose l'occupazione dell'arcipelago.

(Cfr. " Gli Annali" Cronaca Numismatica n.162, pag. 290)